Nel 1989 l’ONU approvava una Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Subito dopo L’UNICEF Italia
elaborava un progetto dal titolo “L’Albero dello Sviluppo”, con
l’obiettivo di mettere al centro della programmazione educativa il
bambino e il ragazzo, nella sua interezza di essere umano in sviluppo,
ma anche nella globalità delle loro condizioni di vita su scala
mondiale.
Il progetto si focalizzava inoltre sugli aspetti più innovativi della Convenzione, come il riconoscimento dei bambini e dei ragazzi quali soggetti di diritto e i quattro principi fondamentali (sopravvivenza e sviluppo, non discriminazione, superiore interesse del minore, ascolto e partecipazione).
L’Albero dei Diritti è una mappa concettuale che, per raggiungere i suoi obiettivi, richiede, il coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono nella scuola.
La mappa concettuale dell’albero non è uno strumento statico, ma si arricchisce di contenuti e parole nuove attraverso le esperienze realizzate dai bambini e dai ragazzi.
Le radici, il tronco, la chioma richiamano, nella metafora dell’albero, i quattro principi ispiratori della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che a loro volta richiamano quei diritti che, nel contesto educativo, contribuiscono a garantire il diritto all’apprendimento di tutte le bambine e i bambini. Come avviene per l’albero, i bambini e i ragazzi cresceranno più forti, robusti, capaci di affrontare le difficoltà di autonomia e di creatività, quanto più ricco e stimolante sarà stato il contesto ambientale in cui hanno vissuto. La loro personalità sarà tanto più fragile quanto più tutto ciò verrà loro negato.
Il progetto si focalizzava inoltre sugli aspetti più innovativi della Convenzione, come il riconoscimento dei bambini e dei ragazzi quali soggetti di diritto e i quattro principi fondamentali (sopravvivenza e sviluppo, non discriminazione, superiore interesse del minore, ascolto e partecipazione).
L’Albero dei Diritti è una mappa concettuale che, per raggiungere i suoi obiettivi, richiede, il coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono nella scuola.
La mappa concettuale dell’albero non è uno strumento statico, ma si arricchisce di contenuti e parole nuove attraverso le esperienze realizzate dai bambini e dai ragazzi.
Le radici, il tronco, la chioma richiamano, nella metafora dell’albero, i quattro principi ispiratori della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che a loro volta richiamano quei diritti che, nel contesto educativo, contribuiscono a garantire il diritto all’apprendimento di tutte le bambine e i bambini. Come avviene per l’albero, i bambini e i ragazzi cresceranno più forti, robusti, capaci di affrontare le difficoltà di autonomia e di creatività, quanto più ricco e stimolante sarà stato il contesto ambientale in cui hanno vissuto. La loro personalità sarà tanto più fragile quanto più tutto ciò verrà loro negato.
Il 20 Novembre 2019 si celebrano i 30 anni della convenzione internazionale e vengono ricordati con la Giornata Internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La scuola “ Carlo Lona” ha voluto partecipare alla celebrazione con un cartellone alla cui realizzazione, ciascuna classe ha dato il proprio contributo.
I bambini sono stati sollecitati all’ osservazione di un albero e alla sua conformazione: radici, fusto e chioma. Successivamente ci si è soffermati sull’ importanza delle radici: proprio da lì l’ albero trae le sostanze nutritive che gli permettono svilupparsi, di sopravvivere e la forza per restare ancorato al terreno. La riorganizzazione delle considerazioni emerse in tutto il percorso svolto, è stato per i bambini motivo di riflessioni, esternate sui biglietti posizionati nelle varie parti dell’albero.
La scuola “ Carlo Lona” ha voluto partecipare alla celebrazione con un cartellone alla cui realizzazione, ciascuna classe ha dato il proprio contributo.
I bambini sono stati sollecitati all’ osservazione di un albero e alla sua conformazione: radici, fusto e chioma. Successivamente ci si è soffermati sull’ importanza delle radici: proprio da lì l’ albero trae le sostanze nutritive che gli permettono svilupparsi, di sopravvivere e la forza per restare ancorato al terreno. La riorganizzazione delle considerazioni emerse in tutto il percorso svolto, è stato per i bambini motivo di riflessioni, esternate sui biglietti posizionati nelle varie parti dell’albero.
Bravi bambini, ma come abbiamo detto: soggetto di diritti, ma anche di doveri... Perciò tutti bravi a casa e a scuola !
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