Disegno di Martina |
L’indomani
mattina, ignaro, chiamai Tea per sentire come fosse andata presso
l’ufficio catastale, ma il suo cellulare non risultava raggiungibile.
Non riuscii a rintracciare nemmeno Ben per tutto il giorno. Dopo aver
sentito tutti gli altri, cominciammo a preoccuparci. In preda ad un
sospetto, mi precipitai prima dell’orario di chiusura, presso l’ufficio
per accertarmi dell’avvenuta consegna del nostro preziosissimo progetto e
con un brivido scoprii … che non era mai giunto lì! Il brivido si
trasformò in terrore quando vidi nell’ufficio Madame No mentre stava
presentando il suo scellerato progetto e dal perfido ghigno che mi
rivolse compresi che alla base del mistero della sparizione dei nostri
amici c’era proprio lei. Uscito di corsa dall’ufficio, radunai
nuovamente tutta la banda nella Sala riunioni per informarli del grave
accaduto. Pandora agitata propose
CORRIAMO A CERCARLI, DOBBIAMO RITROVARLI ASSOLUTAMENTE!
E così dicendo, ci sparpagliammo per tutta Topazia alla loro ricerca. Alcuni di noi li cercarono nel parco, nei magazzini, tra le colline circostanti la città ma senza successo: di Ben e Tea nessuna traccia! Eravamo in preda allo sconforto più totale quando Trappola nel raccogliere casualmente un pezzo del suo tramezzino appena caduto (l'agitazione gli ha da sempre stimolato l'appetito!!!) scorse tra le foglie secche sul ciglio della strada, qualcosa di lucido!
INCREDIBILE! HEI, RAGAZZI, GUARDATE QUI!!!QUESTO E’ IL TABLET DI BEN!!! E' PROPRIO LUI, NON POSSO SBAGLIARMI!
Io esclamai deluso:
MA E’ ROTTO! DEVE ESSERSI INFRANTO NELLA CADUTA!
Volt prontamentamente:
DATELO A ME, VEDIAMO COSA SI PUO’ FARE
La sera stessa, sul tardi, Volt ci raggiunse a casa mia dopo aver aggiustato il tablet di Ben. Lo aprimmo nella speranza di trovare qualche indizio ma lui mi disse sconsolato
SPERAVO DI SCOPRIRE ALL’INTERNO DEL TABLET QUALCHE MESSAGGIO, UN INDIZIO, MA HO TROVATO SOLTANTO DEGLI SCARABOCCHI, DISEGNI SENZA UN SENSO!
Io aggiunsi perplesso:
CONOSCO BENE BEN, NON FAREBBE MAI LE COSE A CASO, SENZA SENSO! DIAMOCI ASSIEME UN’ALTRA OCCHIATA!
Il tablet acceso da Volt si illuminò facendo apparire una schermata piena di segni apparentemente insignificanti, oramai era notte fonda ed eravamo stanchi e sfiniti.
CORRIAMO A CERCARLI, DOBBIAMO RITROVARLI ASSOLUTAMENTE!
E così dicendo, ci sparpagliammo per tutta Topazia alla loro ricerca. Alcuni di noi li cercarono nel parco, nei magazzini, tra le colline circostanti la città ma senza successo: di Ben e Tea nessuna traccia! Eravamo in preda allo sconforto più totale quando Trappola nel raccogliere casualmente un pezzo del suo tramezzino appena caduto (l'agitazione gli ha da sempre stimolato l'appetito!!!) scorse tra le foglie secche sul ciglio della strada, qualcosa di lucido!
INCREDIBILE! HEI, RAGAZZI, GUARDATE QUI!!!QUESTO E’ IL TABLET DI BEN!!! E' PROPRIO LUI, NON POSSO SBAGLIARMI!
Io esclamai deluso:
MA E’ ROTTO! DEVE ESSERSI INFRANTO NELLA CADUTA!
Volt prontamentamente:
DATELO A ME, VEDIAMO COSA SI PUO’ FARE
La sera stessa, sul tardi, Volt ci raggiunse a casa mia dopo aver aggiustato il tablet di Ben. Lo aprimmo nella speranza di trovare qualche indizio ma lui mi disse sconsolato
SPERAVO DI SCOPRIRE ALL’INTERNO DEL TABLET QUALCHE MESSAGGIO, UN INDIZIO, MA HO TROVATO SOLTANTO DEGLI SCARABOCCHI, DISEGNI SENZA UN SENSO!
Io aggiunsi perplesso:
CONOSCO BENE BEN, NON FAREBBE MAI LE COSE A CASO, SENZA SENSO! DIAMOCI ASSIEME UN’ALTRA OCCHIATA!
Il tablet acceso da Volt si illuminò facendo apparire una schermata piena di segni apparentemente insignificanti, oramai era notte fonda ed eravamo stanchi e sfiniti.
Trappola
con aria confusa disse:
CHE COSA VORRA’ DIRE TUTTO CIO’? NON SIGNIFICA UN BEL NIENTEEEE!!! - piagnucolò - C’E’ UNA GRANDE “C”(VORRA’ FORSE DIRE CACIOTTA?) - leccandosi i baffi - PIU' AVANTI VEDO DISEGNATA UNA PORTA CHE SEMBRA QUELLA DI CASA MIA…(MA NON LO E’) POI C’E’ SCRITTO: “NO”, “AL”, UNA “P” E INFINE C’E’ UN ORTICELLO PIENO DI COSUCCE PRELIBATE! ...MMMH MI E’ VENUTA PROPRIO UNA GRAN FAME!
CHE COSA VORRA’ DIRE TUTTO CIO’? NON SIGNIFICA UN BEL NIENTEEEE!!! - piagnucolò - C’E’ UNA GRANDE “C”(VORRA’ FORSE DIRE CACIOTTA?) - leccandosi i baffi - PIU' AVANTI VEDO DISEGNATA UNA PORTA CHE SEMBRA QUELLA DI CASA MIA…(MA NON LO E’) POI C’E’ SCRITTO: “NO”, “AL”, UNA “P” E INFINE C’E’ UN ORTICELLO PIENO DI COSUCCE PRELIBATE! ...MMMH MI E’ VENUTA PROPRIO UNA GRAN FAME!
Feci un salto da canguro e gridai con quanto fiato avevo in gola:
SIIIIIIIII CI SONOOOO!!!
SIIIIIIIII CI SONOOOO!!!
COME
ABBIAMO FATTO A NON CAPIRLO PRIMA!!! GUARDATE, E’ TUTTO CHIARO: LA “C”
STA PER CI , LA PORTA CON “NO” DIVENTA: "CI PORTANO AL" P+ ORTO … AL
PORTO, AVETE CAPITO??? BEN CI HA PREPARATO UN REBUS PER INDICARCI CHE LI
STAVANO PORTANDO AL PORTO DI TOPAZIA!!!
Arrivammo
al porto che il sole oramai stava già sorgendo. Cercammo da tutte le
parti e nell’ultimo magazzino in fondo alla strada ci accorgemmo che
tutte le finestre erano state sbarrate, ma dall'interno trapelava una
debole luce. Da una fessura, scorgemmo in una stanza polverosa Ben e Tea
legati come dei salami a delle sedie di legno. Dalla tasca di Tea,
sporgeva ancora il nostro preziosissimo progetto.
PER MILLE TARTUFI – gridai – STANNO COSPARGENDO LA STANZA DI BENZINA… NON LO CAPITE??? VOGLIONO ARROSTIRLI FACENDO SPARIRE LORO ED IL NOSTRO PROGETTO!!! SE NON CI SBRIGHIAMO CI TROVEREMO DI FRONTE A DUE TOPI FLAMBE’!
Era il momento di irrompere prontamente nella stanza e così facemmo gridando agli scagnozzi di Madame No di fermarsi. Ma era troppo tardi: in un attimo lanciarono un fiammifero vicino alla sedia di Ben e scapparono come un lampo portandosi dietro la povera Tea. In preda all’agitazione ci guardammo attorno e scorgemmo in un angolo un estintore. Faticammo a recuperarlo ma in extremis lo utilizzammo sul povero Ben che così non rischiò di finire bruciacchiato, ma a quel punto sembrava un pupazzo di neve. Era salvo e ci abbracciò stremato dalla paura. FIUUU !!! esclamò esausto.
Intanto riuscimmo a vedere gli scagnozzi di Madame No con Tea che erano fuggiti come razzi con un motoscafo. IDEONA!!! Esclamai
PRESTO, TUTTI AL MIO SOTTOMARINO, CERCHIAMO DI RAGGIUNGERLI!
A bordo, consultammo le mappe nautiche.
SECONDO ME NON POSSONO ESSERE DIRETTI CHE QUI, NELL’ISOLA SPELLICCIATA !
Disse Trappola indicando una minuscola isoletta al largo di Topazia.
PER MILLE TARTUFI – gridai – STANNO COSPARGENDO LA STANZA DI BENZINA… NON LO CAPITE??? VOGLIONO ARROSTIRLI FACENDO SPARIRE LORO ED IL NOSTRO PROGETTO!!! SE NON CI SBRIGHIAMO CI TROVEREMO DI FRONTE A DUE TOPI FLAMBE’!
Era il momento di irrompere prontamente nella stanza e così facemmo gridando agli scagnozzi di Madame No di fermarsi. Ma era troppo tardi: in un attimo lanciarono un fiammifero vicino alla sedia di Ben e scapparono come un lampo portandosi dietro la povera Tea. In preda all’agitazione ci guardammo attorno e scorgemmo in un angolo un estintore. Faticammo a recuperarlo ma in extremis lo utilizzammo sul povero Ben che così non rischiò di finire bruciacchiato, ma a quel punto sembrava un pupazzo di neve. Era salvo e ci abbracciò stremato dalla paura. FIUUU !!! esclamò esausto.
Intanto riuscimmo a vedere gli scagnozzi di Madame No con Tea che erano fuggiti come razzi con un motoscafo. IDEONA!!! Esclamai
PRESTO, TUTTI AL MIO SOTTOMARINO, CERCHIAMO DI RAGGIUNGERLI!
A bordo, consultammo le mappe nautiche.
SECONDO ME NON POSSONO ESSERE DIRETTI CHE QUI, NELL’ISOLA SPELLICCIATA !
Disse Trappola indicando una minuscola isoletta al largo di Topazia.
...che cosa accadrà? Lo leggeremo nella terza parte.
Testo della classe 4 - scuola primaria "J. Kugy" - Banne
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