venerdì 31 luglio 2020

IL CORAGGIO DI DIRE O SCRIVERE IN RETE SOLO COSE CHE HO IL CORAGGIO DI DIRE DI PERSONA.


Anche questa volta, le classi 5 A e B a.s. 2919/20 della scuola Lona,  hanno partecipato alle giornate contro il cyberbullismo promosse  dall’associazione Parole O_ Stili
Il giorno martedì  11 febbraio 2020, è stato dedicato alla riflessione sui comportamenti più idonei e costruttivi da usare in Rete.

Argomento: come ci si esprime in Rete.
Punto n 1 del manifesto della comunicazione non ostile: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.

Domande fondamentali
Come esprimersi in Rete
• Come ci si muove e come ci si comporta in Rete?
• Quali sono gli atteggiamenti virtuali che possono ferire e quali invece quelli positivi?
• Le parole scritte in Rete hanno un peso diverso da quelle dette di persona? 
Materiali e fonti
Manifesto della comunicazione non ostile.

La puntata di Cyber Oggy    





Verso la fine dell’episodio Oggy e Joey sono intrappolati nello schermo del computer:
cosa vuol dire essere “in trappola” nel mondo virtuale?
Vi è mai capitato di sentirvi in trappola?
Sui social network molto spesso si scrivono frasi e parole che di persona non si riuscirebbe a dire: come mai si ha il coraggio di dirle attraverso lo schermo e non a voce?
Ognuno è invitato a pensare a una o più parole che potrebbero “combattere” l’ostilità in Rete e liberare Oggy e Joey.

Attività
 Visione in classe della puntata Cyber Oggy.
Abbiamo selezionato e commentato le immagini più significative del video  


Oggy e Joey entrano nel vortice della Rete   

 Compagni di sventura dimenticano le ostilità e si incamminano verso l'ignoto.

 Oggy cade nella Rete.  

 
Oggy e Joey "cavalcano" una parola a caso.
Oggy e Joey entrano nel computer di Jack, che li ignora.
Nel web le parole possono essere scritte e  "cavalcate” sia in senso positivo che in senso negativo.


Oggy e Joey viaggiano verso mete sconosciute ignari delle trappole che possono nascondere i siti on line e si lasciano trasportare nel flusso di internet.
I giochi di ruolo, per esempio, sono molto amati dai bambini,ma possono mettere in pericolo la sicurezza dei bambini stessi e della privacy familiare.                                          https://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_di_ruolo_online


  La via di uscita è l'account di Jack. 

 Oggy e Joey sono nel computer di Jack.


Inizia il viaggio di ritorno



 Oggy e Joey sono salvi grazie a Jack 

 
Le parole che alimentano la comunicazione ostile sono quelle che i bambini conoscono nella quotidianità della comunicazione orale avendo, per ragione di età, poche occasioni di frequentare il mondo del web, per cui le relazioni sono dirette, senza il filtro dello schermo, dietro il quale si nascondono i cosiddetti “leoni da tastiera”.
da "La Repubblica"



Nelle dinamiche dei rapporti interpersonali di classe le parole “ostili”, riconosciute tali in varie occasioni di riflessione, sono quelle legate all’aspetto fisico e alle prestazioni ginnico-sportive: grasso / grassa; ciccione / cicciona; tappo / tappa;  schiappa, scarso / scarsa…
Le cosiddette ” parole sasso”  provocano rabbia, chiusura in una spirale di ostilità dalla quale è difficile uscire da soli.  Parole che se dette a voce possono far male, scritte e condivise sui social, possono essere veramente dolorose da sopportare. 
 A conclusione del dibattito, le parole da “ cavalcare “riconosciute come quelle che aiutano a crescere sono state: comprensione, sostegno, solidarietà, aiuto, amicizia, simpatia, educazione, affetto, a cui ha fatto seguito il proposito di impegnarsi a metterle in pratica il più possibile.  

Altro fenomeno in rete di cui abbiamo discusso sono i cosiddetti “influencer”  da cui bambini e teenagers possono essere “catturati”. La tendenza ad uniformarsi ad un gruppo per sottrarsi a critiche e scelte personali è un atteggiamento tipico degli adolescenti.
 da  "AllAIRT
https://it.wikipedia.org/wiki/Marketing_di_influenza

Non bisogna dimenticare che dietro al fenomeno mediatico ci sono agenzie che  sfruttano la popolarità di questi ragazzi e li aiutano ad incrementarla a scopo di lucro,in cambio di una sovraesposizione nel web.
Il pericolo sta non tanto nel seguirli, ma nel voler imitarli, nel voler esser come loro, immaginando facili guadagni.
Molti si immedesimano nella loro vita a scapito di vere esperienze e scelte personali che aiutano nella formazione di una propria identità originale.
La rete internet  rappresenta un mondo fatto di meraviglie, a cui le generazioni precedenti non hanno avuto accesso, cerchiamo di fare esperienza dei prodigi del mondo virtuale, consapevoli dei suoi pericoli.
                                                
 Maestra Maria Rosaria e gli alunni della 5 A e 5 B scuola "C. Lona"

1 commento:

  1. Utilizziamo la Rete e le sue infinite possibilità di conoscere e approfondire i nostri interessi,ma non lasciamoci trascinare nel fascino del virtuale Non perdiamo i contatti con la realtà,ma esploriamola con intelligenza.

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